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Patrizia Camassa

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Parola d’ordine innovazione e poi sostenibilità e formazione. Lungo queste direttrici si muoverà il tavolo per lo sviluppo industriale che vuole disegnare il futuro industriale dell’area metropolitana di Bari, con l’obiettivo di elaborare progetti in grado di attrarre fondi e investimenti.

Nella sala consigliare di Palazzo di città abbiamo avviato il tavolo progettuale dell’area di sviluppo industriale di Bari. Ci siamo ritrovati con il vicesindaco di Bari Eugenio Di Sciascio, il presidente di Confindustria Bari-BAT Sergio Fontana, i rettori delle Università baresi, Stefano Bronzini e francesco Cupertino, il delegato del Rettore della LUM prof Tarzia, il segretario generale dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale, il direttore dell’area di ricerca di Bari del CNR , Antonio LOgrieco, il presidente del Consorzio ASI . Paolo Pate, il presidente di Confindustria Bari – Bat, Sergio Fontana, il presidente dell’ ARTI Regione Puglia, Vito Albino, i segretari generali delle organizzazioni sindacali – UIL Puglia Franco Busto, CISL Bari BAT, Giuseppe Boccuzzi, e CGIL Bari, Gigia Bucci.I prossimi mesi saranno infatti decisivi per la fase di ripartenza ed è quanto mai indispensabile oggi raccogliere le energie in maniera sinergica, individuando gli asset da cui partire e gli ambiti su cui convergere per realizzare l’auspicato rilancio del sistema produttivo territoriale, anche con riferimento al Consorzio ASI e alle prospettive delle ZES.Dobbiamo porre al centro di qualsiasi agenda politica il lavoro, l’innovazione, la sostenibilità. Ognuno di questi temi non può essere svincolato dagli altri o affrontato singolarmente. Mentre fronteggiamo ancora gli effetti della pandemia, intendiamo contribuire a disegnare il futuro dell’area industriale di Bari, con il supporto di tutti gli attori coinvolti. Il PNRR e la prossima programmazione europea rappresentano una occasione unica per lo sviluppo, ma per sfruttare questa occasione dobbiamo proporre progetti credibili, con sforzi creativi proporzionali alle sfide che ci attendono.

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“Ancora una volta le organizzazioni sindacali hanno fatto la loro parte con responsabilità, firmando l’accordo odierno che permetterà di accelerare la campagna vaccinale al fine di mettere in sicurezza i lavoratori e le lavoratrici delle aziende che aderiscono. Ma sia chiaro che quello che firmiamo non è un accordo in bianco: è imprescindibile la garanzia di un coinvolgimento costante delle organizzazioni sindacali e degli organismi preposti per la verifica del rispetto delle regole contenute nel Protocollo nazionale. Chiediamo che vi sia un confronto costante con sindacati, delegati, Rls, Asl territoriali”. È il commento dei segretari generali di Cgil Cisl Uil di Puglia – Gesmundo, Castellucci e Busto – al protocollo sottoscritto dalla Regione Puglia con sindacati e associazioni datoriali per le attività straordinarie di vaccinazione anti Co-vid-19 nei luoghi di lavoro, secondo quanto previsto dall’accordo nazionale del 6 aprile scorso. “Nel momento stesso in cui si forniscono indicazioni operative per la realizzazione di piani aziendali strumentali alla vaccinazione di lavoratori e lavoratrici, di fatto costituendo come è scritto nel protocollo attività di sanità pubblica – spiegano Cgil Cisl Uil regionali – importante sarà il coinvolgimento delle asl territoriali e il richiamo al rispetto dei Protocolli nazionali in tema di sicurezza. È ovviamente per noi implicita la volontarietà dell’adesione da parte di lavoratrici e lavoratori”. “Sperando ora in una disponibilità di vaccini tale da consentire l’avvio di questa campagna – concludono i segretari Gesmundo, Castellucci e Busto -, la speranza è che si acceleri e si mettano in sicurezza tanta parte di lavoratori e lavoratrici che pur risultando essenziali durante tutta la pandemia non hanno avuto priorità nella campagna vaccinale predisposta dal Governo: pensiamo a chi opera nel commercio alimentare così come nei trasporti, nella logistica, nell’igiene urbana. Va da sé che come organizzazioni sindacali rivendicheremo un confronto costante per l’attuazione del piano e con la nostra rete di delegati ed Rls, vigileremo affinché le procedure avvengano nel rispetto dell’intesa nazionale e senza discriminazioni o di contro ricatti a danno di chi lavora”.

“Occorre interrompere questo continuo calcolo sommatorio di lavoratori che perdono la vita, non si può continuare a morire di lavoro. Sicurezza sul lavoro e tutela della salute sono diritti non negoziabili per lavoratrici e lavoratori in ogni settore produttivo”. Lo ha affermato il segretario generale della Cisl Puglia, Antonio Castellucci, nella sua relazione introduttiva al Consiglio generale della confederazione sindacale regionale che si è tenuta in videoconferenza con la partecipazione di Luigi Sbarra, Segretario generale della Cisl nazionale, ricordando i troppi infortuni mortali, l’ultimo in Puglia ieri pomeriggio a Laterza nel tarantino. “C’è bisogno di investimenti legati alla prevenzione, tutti devono essere compartecipi: il sindacato con i lavoratori insieme alle Istituzioni preposte, alle aziende, all’Inail e alla Regione – ha proseguito Castellucci – tante sono le criticità che si aggiungono nel Paese e in Puglia, tante le crisi aziendali regionali, circa 60 quelle che stiamo affrontando incardinate nella task force con le Cisl territoriali e le Federazioni. Non c’è più tempo da perdere, riteniamo che nella Cabina di Regia regionale serva un’accelerazione nel trattare le problematiche dello sviluppo, della crescita e della crisi occupazionale su tutto il territorio regionale. Crisi strutturale presente da anni, sulla quale si è abbattuta anche la pandemia che ne ha determinato un aggravamento”. “È alla Regione Puglia che rivolgiamo l’ennesimo appello – aggiunge – perché “non è più rinviabile una forte azione di coesione sociale nazionale e territoriale, un piano per il lavoro, un piano sociale regionale in cui le parti sociali e le Istituzioni siano facce della stessa medaglia”