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Patrizia Camassa

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Prosegue la mobilitazione unitaria di Cgil, Cisl, Uil Bari-BAT con lo slogan “Fermiamo la strage nei luoghi di lavoro”. Venerdì 28 maggio dalle ore 09:00 davanti alla Prefettura di Bari e della BAT (come in tutte le Prefetture d’Italia) si concluderà la settimana di mobilitazione iniziata il 20 maggio, a sostegno delle richieste avanzate da Cgil, Cisl e Uil al Governo:

definire un ‘accordo per la sicurezza tra Esecutivo, Enti locali, enti preposti e parti sociali;

condizionare le risorse del PNRR  destinate alle imprese al rispetto dei contratti e delle norme su salute e sicurezza e prevedere una patente a punti;

formazione e assunzioni per garantire prevenzione, ispezioni e controlli.

Inoltre i sindacati chiedono di valorizzare la contrattazione e rafforzare la rappresentanza sindacale in tutti i luoghi di lavoro. È necessario ed urgente – sottolineano i Segretari generali di CGIL, CISL, UIL Bari Gigia Bucci, Giuseppe Boccuzzi e Franco Busto –  che attraverso un rinnovato atto di responsabilità collettiva Governo, Istituzioni, Conferenza Stato-Regioni, Enti preposti, Parti Sociali (CGIL-CISL-UIL e Associazioni Datoriali), stipulino un grande PATTO PER LA SALUTE E PER LA SICUREZZA SUL LAVORO che deve inserirsi all’interno ed in coerenza di un quadro pluriennale determinato dalla STRATEGIA NAZIONALE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE, assente da sempre nel nostro Paese ma richiesta insistentemente negli anni dalle Organizzazioni Sindacali, e che deve definire in maniera chiara gli obiettivi, gli interventi, le misure di tutela da porre in essere in coerenza con la Strategia quinquennale europea, allineandosi al modello comunitario. Gli incidenti sul lavoro colpiscono duramente ormai da anni il mondo del lavoro e non possiamo più permettere che nulla cambi, proponendoci in un impegno costante per raggiungere un obiettivo di zero morti sul lavoro “

È necessario ed urgente che attraverso un rinnovato atto di responsabilità collettiva Governo, IstituzioniConferenza Stato-Regioni, Enti preposti, Parti Sociali (CGIL-CISL-UIL e Associazioni Datoriali), stipulino un grande PATTO PER LA SALUTE E PER LA SICUREZZA SUL LAVORO che deve inserirsi all’interno ed in coerenza di un quadro pluriennale determinato dalla STRATEGIA NAZIONALE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE, assente da sempre nel nostro Paese ma richiesta insistentemente negli anni dalle Organizzazioni Sindacali, e che deve definire in maniera chiara gli obiettivi, gli interventi, le misure di tutela da porre in essere in coerenza con la Strategia quinquennale europea, allineandosi al modello comunitario. Occorre intervenire su 3 grandi assi:

ISTITUZIONI E ORGANISMI NAZIONALI

CONTESTI LAVORATIVI

ATTORI DELLA PREVENZIONE

Il 28 maggio presìdi sotto tutte le Prefetture

“Fermiamo la strage nei luoghi di lavoro!” È lo slogan che Cgil, Cisl e Uil hanno lanciato il 12 maggio scorso nel corso dell’Assemblea nazionale unitaria con delegati e rappresentanti per la sicurezza. Farne una questione di emergenza nazionale, che chiama in causa le volontà politiche del Governo nazionale, delle istituzioni locali, dei sindacati, delle associazioni datoriali, che coinvolga tutti i soggetti preposti alle verifiche e ai controlli.

Un appello subito ripreso da Cgil Cisl Uil di Puglia che il 20 maggio nella sala Guaccero del Consiglio Regionale della Puglia, terranno on line sulla piattaforma zoom, un’assemblea unitaria sui temi della sicurezza, in collegamento in contemporanea con le assemblee che si svolgeranno nei posti di lavoro nelle varie province. E’ previsto il contributo del Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, del Presidente del Consiglio Regionale Pugliese Loredana Capone, dell’Assessore alla Sanità Pier Luigi Lopalco, oltre a quello delle istituzioni deputate al controllo e alla sicurezza nei luoghi di lavoro.

A seguire la mattina del 28 maggio, saranno organizzati presidi sotto tutte le Prefetture di Puglia.

“Si tratta di una campagna che punta a sensibilizzare l’opinione pubblica e tutti i soggetti coinvolti – affermano i segretari generali Pino Gesmundo, Antonio Castellucci, Franco Busto – ma che ha come obiettivo quello di delineare interventi e azioni da mettere in campo. Lanciamo quella che è stata definita una campagna di re-azione, che chiunque potrà seguire on line sulle pagine facebook e twitter di Cgil Cisl Uil Puglia, fatta di incontri sui luoghi di lavoro ai quali parteciperanno i nostri delegati e rappresentanti per la sicurezza, perché tramite loro siamo impegnati ogni giorno nelle attività produttive come presidio e agenti di quel cambiamento che deve spingere prima di tutto a un cambio culturale: la sicurezza come diritti fondamentale e non costo, il rispetto della salute e della vita delle persone prima del profitto”.

Una regione, la Puglia, che solo nei primi tre mesi del 2021 ha contato circa seimila denunce di infortuni sul lavoro, una media di 63 al giorno, e 13 casi mortali. Di contro i dati dell’Ispettorato nazionale del lavoro certificano livelli di irregolarità altissimi tra le imprese: nel 2020 in Puglia su quasi 8.794 imprese oggetto di ispezione quelle non in regola sono state il 66,65%, con oltre duemila lavoratori in nero scoperti su un totale di 5.200 coinvolti dai controlli.

“Partiamo il 20 con un piano di assemblee e di mobilitazione nei luoghi di lavoro e nei territori – concludono i segretari di Cgil Cisl Uil Puglia – per dire basta con questo stillicidio di infortuni, perché dobbiamo creare condizioni affinché il lavoro sia strumento di emancipazione come da dettato Costituzionale, un lavoro per vivere e non certo per morire”.