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Patrizia Camassa

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Campionaria di settembre saltata e futuro sempre più incerto anche per l’occupazione, di una parte consistente dei suoi spazi, da parte dell’ospedale Covid e del centro vaccinale: per la Fiera del Levante di Bari le prospettive non sembrano delle più rosee e dai sindacati arriva una richiesta d’incontro urgente con la Regione Puglia.

In una nota le segreterie pugliesi di Cgil Filcams, Cisl Fisascat e UilTucs chiedono interventi al più presto: “La recente vicenda dell’annullamento della Fiera Campionaria 2021 – si legge  – ha riproposto perplessità e preoccupazioni sul futuro del quartiere fieristico complessivamente inteso, sia rispetto alla condizione dell’Ente Fiera del Levante che della società Nuova Fiera del Levante srl. L’insediamento dell’ospedale Covid, resosi necessario per l’emergenza pandemica, ha oggettivamente precluso alla newco la gestione di una rilevante superficie pari a circa 25mila mq pregiudicandone la possibilità di pianificare e programmare ulteriori eventi e manifestazioni dirette”.

“Appare evidente – scrivono – come l’attuale situazione d’incertezza non consenta di avviare da subito le attività di programmazione degli eventi e delle manifestazioni per l’anno 2022, con il rischio di accumulareulteriori ritardi e di favorire l’attrattività di altri poli fieristici. Una condizione di completo immobilismo in una fase storica che ha registrato l’uscita dal quartiere fieristico di importanti operatori commerciali come Eataly. Il contesto descritto non può che indurre, di conseguenza, alla preisione di scenari fortemente preoccupanti dal punto di vista occupazionale”.

Il mese di Settembre per Bari, ma potremmo dire per la Puglia e forse per l’intero Mezzogiorno, è sempre stato uno snodo temporale fondamentale per la ripresa delle attività produttive dopo la pausa estiva che si coniuga con un’analisi del contesto economico dei mesi a venire e con relativi impegni programmatici istituzionali, che trovano nell’appuntamento settembrino della Campionaria, un florido crocevia di interessi economici e di programmazione di politiche economiche nazionali e locali.
E’ fuori discussione l’influenza negativa dell’era Covid 2020-2021 sull’impianto organizzativo che occorre mettere in campo per raggiungere obiettivi e risultati che tutti si aspettano da un evento economico-istituzionale, così importante che vive nel nostro territorio dal lontano 1930.
Lo scorso anno, pur nel pieno della tempesta dell’era Covid, si è coraggiosamente mantenuto l’impegno ad organizzare la Campionaria, pur spostandola ad Ottobre, con risultati certamente non all’altezza della storia della Fiera del Levante, ma certamente un impegno lusinghiero da parte delle istituzioni e della stessa società di gestione, Nuova Fiera del Levante srl, che hanno mantenuto una luce accesa, quella dei padiglioni della Fiera del Levante, nel buio pesto che l’emergenza Covid aveva portato nel nostro territorio, tra gli operatori economici e, soprattutto, tra la gente, impaurita dallo stare insieme per le ovvie ragioni di incalzare dell’epidemia.
A distanza di un anno da un’edizione, coraggiosa ma sottotono, ci aspettavamo una Campionaria della rinascita, una 85^ edizione che fosse una ripresa di quella resurrezione avutasi nel 2019 che aveva portato nel nostro quartiere fieristico 300.000 visitatori a sostenere e rilanciare gli operatori economici che avevano ripreso a valorizzare i loro affari commerciali con la loro presenza nella Campionaria barese.
L’amara constatazione è invece di vivere il peggior Settembre, non solo della storia della Fiera del Levante, per la sospensione della sua 85^ edizione, ma molto probabilmente o quasi sicuramente della storia della città di Bari degli ultimi 50 anni.
Con questo settembre nero barese, il Covid 19 e i suoi nefasti effetti c’entrano solo in parte, infatti, se durante l’edizione della Fiera del Levante del 2010, la città di Bari, da un lato doveva preoccuparsi di gestire un’affluenza sul territorio di 998.000 visitatori della 74^ edizione della Campionaria barese, dall’altro doveva occuparsi della gestione del traffico o meglio della congestione che determinava lo svolgimento in contemporanea all’ultima domenica della Fiera(19 settembre) dell’ultima partita casalinga settembrina in serie A del Bari calcio(Bari-Cagliari 0-0) e tutto questo groviglio di eventi economici, istituzionali e sportivi venivano rappresentati in termini di cronaca e pubblicità nondimeno sulla Gazzetta del Mezzogiorno.
In questo vuoto settembre di “sconcerto”, ci troviamo a vivere un Bari calcio in serie C che gioca in casa con il Monterosi, per cui non se ne accorge nessuno; una Fiera del Levante con la sua Campionaria rimandata al prossimo anno e una Gazzetta del Mezzogiorno non più in edicola dal primo agosto scorso.
Una debacle pesante in termini di immagine e di posizionamento sullo scenario competitivo internazionale, come territorio e come operatore fieristico.
A settembre di quest’anno, a Milano, a Parma e a Bologna, la Fiera del Salone, la Fiera Cibus e la Fiera del biologico, hanno organizzato eventi che porteranno migliaia di espositori a vendere i loro prodotti ad altrettanti migliaia di visitatori, senza che le restrizioni Covid abbiano potuto intralciare la loro organizzazione diversamente da quanto addotto per giustificare la rinuncia alla 85^ edizione della Fiera del Levante in questo settembre.
La nostra Campionaria ci sembra essersi arresa troppo presto; la tentata programmazione forse e’ arrivata tardiva rispetto ai movimenti di mercato correlati a quelli dell’andamento epidemiologico del Covid.
Che fare? Non possiamo immaginare certo un intero anno con fiere specialistiche, perchè si rischierebbe un problema di tenuta finanziaria della gestione nel medio periodo, ne vogliamo immaginare interventi compensativi di compressione del costo del lavoro, chiedendo, come spesso accade in queste situazioni, sacrifici ai lavoratori, ne’ vogliamo impantanarci in una querelle infinita di ospedale Covid in Fiera si o ospedale Covid in Fiera no, in attesa della prossima Campionaria.
Sono necessarie ed urgenti due elementi imprescindibili, se vogliamo riposizionarci al meglio sul segmento fieristico nel panorama nazionale e internazionale:
1) la Fiera di Bologna, socia al 15% della Nuova Fiera del Levante srl, acceleri il suo investimento nella Fiera barese, portando la sua quota di partecipazione dal 15 al 40%, iniettando risorse fresche per rilanciare la programmazione e la struttura del quartiere fieristico in stretta collaborazione con l’Ente Fiera;
2) si rifletta sulla possibilità di realizzare un’imponente e importante Fiera primaverile, un Expolevante 2022 rafforzata, che possa essere la scintilla di una vera e propria ripresa del motore commerciale ed economico della Fiera del Levante, affinchè ci si possa dimenticare in fretta di questo Settembre barese 2021, vuoto in ogni direzione e vuoto anche di occasioni di lavoro stagionale per quei 50.000 disoccupati della Città Metropolitana di Bari, che spesso a Settembre trovavano un po’ di ristoro rispetto alla loro condizione di disoccupazione, nel motore della Campionaria barese e del suo indotto.

Al via oggi la Campagna Cisl sui vaccini. Per la Cisl “vaccinarsi è un dovere morale e civile verso sé e gli altri, l’arma migliore per sconfiggere il virus e uscire dalla crisi sanitaria ed economica.  La Cisl è pronta a sostenere la svolta sull’’obbligo vaccinale per tutti, prerogativa che, secondo la nostra Costituzione, attiene solo al Governo e al Parlamento e che non può essere scaricata sulle relazioni industriali. Compito delle Parti Sociali è aggiornare e migliorare i Protocolli per la gestione degli spazi comuni in tutte le aziende, comprese le mense, e per rilanciare le somministrazioni del vaccino nei luoghi di lavoro”.

Con l’approssimarsi dell’inizio del nuovo anno scolastico, la Ust di Bari ha sottoscritto una convenzione con la Libreria Roma di Bari  in Piazza Aldo Moro 13, con la seguente scontistica:
Sconto 5% sui libri scolastici solo in contanti, senza carta di pagamento.

Sconto 10% sui libri di varia

Sconto 10% sul materiale di cancelleria.

La convenzione verrà attivata dietro presentazione della tessera Cisl