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Patrizia Camassa

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Si e’ consumato oggi con un rituale quasi macabro il dato medio dei 3 morti al giorno sul lavoro. Da Milano a Sassari arrivando fino a Barletta, dove un’operaio di una ditta di pulizie industriali, ha perso la vita in un incidente causato da una pala meccanica nel sito produttivo della Timac Agro. Peccato che solo qualche giorno fa si era tenuto presso la Prefettura della Bat, proprio a Barletta, una Task force per la sicurezza sui luoghi di lavoro, che purtroppo non riesce, qui come altrove, a dare un impulso di inversione di rotta ad un sistema ormai strutturalmente pervasivo di ambienti di lavoro fortemente insicuri e in alcuni casi terribilmente pericolosi, al solo scopo di mettere sempre meno soldi sulle necessita’ per la sicurezza e portare invece piu’ soldi nelle tasche di chi fa impresa senza scrupoli. Ci auguriamo che le misure governative richieste con forza dal sindacato arrivino in tempi stretti per rafforzare da un lato i controlli ispettivi in questo oceano di imprese che violano le leggi in materia di sicurezza( 7 su 10 mediamente ad ogni controllo ispettivo) e dall’altro punire severamente, con sospensioni di attivita’, tutte quelle attivita’ datoriali che siano palesemente operanti senza applicazione rigorosa di tutto il quadro normativo per garantire sicurezza ai lavoratori.
Tutta la Cisl di Bari-Bat esprime profondo cordoglio alla famiglia del compianto operaio Luigi Riefolo.

“Accogliamo con grande soddisfazione la decisione della prefetta di Bari di revocare, a partire dal prossimo mese, l’ordinanza che aveva introdotto il doppio turno di inizio delle lezioni nelle scuole superiori di Bari e provincia, che stava creando disagi notevoli sia alla popolazione studentesca e alle loro famiglie sia al personale scolastico”. Lo dichiarano in una nota la Cisl di Puglia la CISL Bari insieme alle categorie della Cisl Scuola e dei trasporti Fit Cisl, dopo la decisione della Prefettura di tornare al turno unico di ingresso. “Continuiamo ad insistere – dicono – che la migliore soluzione sia quella di utilizzare al meglio ogni euro, e sono tanti, messi a disposizione dal Governo centrale attraverso la Regione Puglia, per aumentare le flotte e le corse aggiuntive, anche laddove necessario attraverso il ricorso ad operatori privati, per offrire alla popolazione studentesca una fruizione dei mezzi pubblici di trasporto su gomma e su ferro, che garantisca la massima sicurezza possibile senza alcun disagio sull’andamento di una vita scolastica che necessita di riprendere un’assoluta normalità che negli ultimi due anni ha subito profonde ripercussioni negative per le varie misure restrittive introdotte”

‘Mai piu fascismi, per il lavoro, la partecipazione, la democrazia’ lo slogan della Manifestazione Nazionale indetta da Cgil Cisl Uil per sabato 16 ottobre che si terrà in Piazza San Giovanni a Roma a partire dalle ore 14.00. “Una manifestazione che assume un significato di grande valenza sociale” sottolinea il Segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra invitando alla “mobilitazione ed alla partecipazione” non solo gli iscritti al sindacato “ma anche tutti i cittadini e le tante forze sane e democratiche del nostro paese”.
“Non sarà una manifestazione politica. Sarà una grande mobilitazione civile per riaffermare i valori della nostra Costituzione” – tiene a precisare il leader della Cisl. “Il coraggio della responsabilità è stato il motore della nostra battaglia per la diffusione della campagna vaccinale. Impegno che ci ha esposti tutti, ad ogni livello, all’attacco di gruppi estremisti e veri e propri movimenti neofascisti e neonazisti. Noi continueremo nella nostra strada, alzeremo un argine contro la violenza, respingendola, come abbiamo già fatto in passato contro il terrorismo, contro ogni forma di illegalità e di attacco alla nostra democrazia” conclude.

Coinvolgere il sindacato per la soluzione in presenza condivisa

“Ma dove sono finite le risorse aggiuntive destinate alle Regioni da parte del Ministero delle Infrastrutture della Mobilità Sostenibile per la ripresa del trasporto Scolastico in sicurezza con decreto ministeriale per evitare assembranti e che prevedono anche il ricorso all’utilizzo delle Agenzie di Noleggio con conducente? Per la Puglia si tratta di circa 11 milioni 268mila euro”. Lo chiedono i Segretari generali della Cisl Puglia, Antonio Castellucci, della Cisl Scuola regionale, Roberto Calienno, della Fit Cisl regionale (trasporti), Franco Spinelli, e della Cisl Bari, Giuseppe Boccuzzi, riferendosi in particolare al fatto che in tutte le province, tranne Bari, si sia riusciti a trovare accordi per evitare lo scaglionamento e i doppi turni che causano notevoli disagi a studenti, famiglie, docenti e personale delle scuole. “Ad oggi – aggiungono i sindacalisti – non sappiamo come siano state distribuite dall’Assessorato regionale ai Trasporti queste risorse aggiuntive che permetterebbero anche a Bari l’orario unico di ingresso. Oltretutto nel corso dell’ultimo incontro del 1 Ottobre 2021 convocato da Sua Eccelenza il Prefetto di Bari con le aziende di trasporto è emerso che un consorzio si è dichiarato disponibile a predisporre corse aggiuntive utili al turno unico. Riteniamo – concludono Castellucci, Calienno, Spinelli e Boccuzzi – sia indispensabile il coinvolgimento delle Parti Sociali per informare tutti i soggetti interessati e per rendere trasparente la ripartizione delle somme stanziate visto che sono risorse pubbliche”.

L’escalation dei prezzi energetici pesa come una spada di Damocle sull’economia delle famiglie. Luce, gas e carburanti fanno segnare quotazioni che non si rilevavano dal 2014 e che hanno indotto il Governo, in questi giorni, con urgenza, ad un intervento economico importante per attenuare le ricadute dei rincari. Durante la fase dalla crisi pandemica i prezzi delle materie prime erano crollati, con la ripresa industriale e il riavvio dell’economia a livello globale, i prezzi delle stesse materie, a distanza di qualche mese, sono risaliti vertiginosamente; processi, questi, nella logica della domanda e dell’offerta che a livello nazionale si riescono a controllare sempre meno, infatti andrebbero governati ancor di più a livello europeo, dinamiche queste necessarie per affrontare nel miglior modo possibile, anche nel nostro Paese processi indifferibili come la transizione ecologica.

Trovandoci in un contesto, sociale, economico e ambientale, molto complesso e difficile, sosteniamo che non si può fare totale affidamento e riferimento solo sugli andamenti del mercato. Le problematiche economiche, ambientali e quelle sociali – mutamenti climatici, prezzi energetici che aumentano vorticosamente, politiche industriali, innovazione, processi di sviluppo, diseguaglianze sociali, sicurezza sul lavoro, disoccupazione – sono estremamente connessi, per effetti diretti ed indiretti, tra loro. Non si può rispondere sempre con politiche emergenziali, occorre muoversi con anticipo strutturalmente su queste dinamiche in cui, il lavoro e la sua sicurezza, per esempio, troppo spesso non riescono a trovare risposte adeguate e immediate, quasi fossero delle variabili indipendenti.

Come Cisl di Puglia già nell’ultimo Consiglio generale regionale, prima della pausa estiva, avevamo evidenziato i forti rischi, arrivati puntualmente qualche giorno fa (rincari bollette) sui temi energetici, con la diffusa preoccupazione che, oltre al costo in rialzo delle materie prime, anche i costi delle indispensabili politiche ambientali, potessero essere purtroppo scaricati sulle fasce più deboli dei cittadini. Ora però, alla luce di quanto accade, è utile supportare i processi di sviluppo e di crescita in un contesto di Patto sociale che possa tutelare tutti. Con i tempi molto ristretti del Recovery Plan sosteniamo che in Puglia sia necessario costruire un processo di concertazione, di partecipazione e un forte processo di coesione sociale, con l’impegno e la responsabilità di tutti, istituzioni, parti sociali e politica, senza anteporre personalismi inutili e tatticismi con logiche elettoralistiche. La Puglia è centrale nelle dinamiche energetiche del Paese con tutto il suo polo energetico ed ai tanti impianti di rinnovabili; pertanto, nell’ambito anche del Pnrr, va posta con forza la necessità che sia individuata in Puglia, come sembra possa accadere, la sede del laboratorio di ricerca per l’idrogeno, che potrebbe innescare concretamente una profonda trasformazione per il fabbisogno energetico di grandi impianti industriali partendo appunto, proprio dalla nostra regione. Questa è l’occasione per costruire, guardando al futuro, ai giovani in particolare, una Puglia migliore, più equa, con più lavoro e sviluppo, senza dover subire quanto accade intorno a noi ma cercando di essere, con l’apporto di tutti, protagonisti nel prossimo futuro, attraverso un Patto sociale condiviso.