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Patrizia Camassa

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Secondo i dati Inail, nel corso del quinquennio 2016-2020, le denunce di malattie professionali sono cresciute di anno in anno (ad eccezione del 2020 caratterizzato dall’emergenza Covid), tra queste le denunce di tumori di origine professionale si attestano in media al 4,41% a livello nazionale e di queste il 4,77% riguardano tumori della pelle (0,2% rispetto alle denunce complessive).  

Sempre a livello nazionale le denunce di malattie della cute e del tessuto sottocutaneo rappresentano in media lo 0,70% delle denunce totali.  

A tal proposito è stato presentato questa mattina presso la sede della Direzione regionale INAIL Puglia, “Il Vecchio e il Muro”, film che pone in primo piano il dibattito sulla sicurezza e le malattie professionali legate al mondo del lavoro scritto da Antonio Palumbo e Fabio Fanelli la cui regia è firmata da Antonio Palumbo, con l’attore Paolo Sassanelli. Alla presentazione sono intervenuti Giuseppe Gigante Direttore regionale INAIL Puglia, Giuseppe Boccuzzi Segretario Generale CISL Bari BAT, Lorenzo Cipriani Responsabile Prevenzione e sicurezza INAIL Puglia, Roberta Lovreglio Past President LILT Città Metropolitana di Bari, Savino Cannone Coordinatore Regionale LILT; Marisa Cataldo delegata LILT Metropolitana di Bari; Alessandro Piva, produttore esecutivo, il regista Antonio Palumbo.

Nella regione Puglia i dati sono contrastanti rispetto a quelli nazionali, le denunce di tumori rappresentano il 7,93% delle denunce complessive (+3,52% rispetto alla media nazionale) e quelle relative ai tumori della pelle rappresentano il 2,55% delle denunce di tumori di origine professionale (-2,22% rispetto alla media nazionale). Mentre le malattie della cute e del tessuto sottocutaneo si attestano allo 0,43% delle denunce complessive.   

L’analisi dei dati evidenzia una scarsa consapevolezza tra i lavoratori e le lavoratrici dell’origine lavorativa dei tumori e delle malattie della pelle, in particolare per quelle attività professionali esercitate all’aperto e sotto l’esposizione prolungata dei raggi solari, prime tra tutte agricoltura ed edilizia. 

Il cortometraggio, le cui riprese inizieranno nei prossimi giorni a Bari, si occupa di infortuni sul lavoro allo scopo di sensibilizzare i lavoratori sui rischi per la salute derivanti in particolar modo (in base al racconto della pellicola) dall’esposizione lavorativa ai raggi solari.  

In sintesi, tutta la forza e l’incisività della comunicazione e dei suoi molteplici linguaggi per sensibilizzare lo spettatore e lanciare un messaggio di monito, attraverso un escamotage cinematografico, sui temi della tutela della salute e prevenzione degli infortuni sul lavoro.  

Scarica il PDF e leggi il Comunicato Stampa integrale.

LE MALATTIE PROFESSIONALI E LA SICUREZZA SUL LAVORO SONO I TEMI CENTRALI DEL CORTOMETRAGGIO “IL VECCHIO E IL MURO”

                                                          DI ANTONIO PALUMBO

                                                                       Con Paolo Sassanelli

UN PROGETTO INAIL PUGLIA, CISL BARI E LILT BARI

Si chiama “Il Vecchio e il Muro”, il film che pone in primo piano il dibattito sulla sicurezza e le malattie professionali legate al mondo del lavoro la cui regia è firmata da Antonio Palumbo, con l’attore Paolo Sassanelli.

La presentazione del lavoro promosso e finanziato da INAIL Puglia con CISL Bari e LILT Bari, si svolgeràalle ore 10:00 di mercoledì 22 giugno nella sala convegni INAIL di Bari (Corso Trieste, 29 – 11° piano) con: 

Giuseppe Gigante Direttore Regionale Inail Puglia,

Giuseppe Boccuzzi Segretario Generale CISL Bari BAT,

Lorenzo Cipriani Responsabile Prevenzione e sicurezza Inail Puglia,

Roberta Lovreglio past President LILT Città Metropolitana di Bari;

Savino Cannone Coordinatore Regionale LILT;

Marisa Cataldo delegata LILT Metropolitana di Bari;

Alessandro Piva, in qualità di produttore esecutivo;

Antonio Palumbo, regista e l’attore Paolo Sassanelli.

Il film si occupa degli infortuni sul lavoro, e malattie professionali, allo scopo di sensibilizzare i lavoratori sui rischi per la salute derivanti in particolar modo (in base al racconto della pellicola) dall’esposizione lavorativa ai raggi solari.

Abbiamo sottoscritto a Bari con l’assessore al welfare Francesca Bottalico il protocollo d’intesa per la valutazione partecipata del piano sociale di zona 2022/2024 relativa all’Ambito Territoriale di Bari, per la valutazione partecipata del Piano di Zona 2022/24 che impegna le parti a prendere parte alla cabina di regia territoriale, al tavolo di confronto e monitoraggio per la trattazione multidisciplinare e integrata delle tematiche afferenti. 

Attraverso il protocollo firmato definiamo le modalità e gli strumenti per assicurare la reale partecipazione alle diverse fasi di definizione, implementazione e monitoraggio degli interventi e dei servizi afferenti al sistema integrato di welfare da parte delle OO.SS., assumendoci il compito di monitorare costantemente l’efficacia degli interventi attivati con il Piano di zona oltre che il rispetto dei diritti dei lavoratori in ambito sociale e di tutte le cittadine ed i cittadini.

Con la sottoscrizione del Protocollo, Città metropolitana e sindacati si impegnano a definire un percorso di condivisione di idee e proposte, ma anche di formazione e informazione in vista dell’attuazione di iniziative progettuali del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e del Piano Nazionale Investimenti Complementari (PNC). In particolare, il compito di Cgil Cisl e Uil sarà quello di mettere a disposizione dell’Ente il proprio bagaglio di conoscenze e competenze nel settore del mercato, della tutela del lavoro, della promozione dei diritti dei cittadini-lavoratori. 

“Il Patto sottoscritto – dichiara Giuseppe Boccuzzi Segretario generale CISL Bari BAT – con la Città Metropolitana di Bari è una leva formidabile per rilanciare un’identità del lavoro tutelato nelle linee di azione del piano strategico metropolitano per promuovere crescita sostenibile e lavoro dignitoso nell’area metropolitana barese. La previsione di un comitato di gestione paritetico tra istituzione metropolitana e sindacati confederali di Cgil, Cisl e Uil, ci impegna collettivamente a costruire percorsi di monitoraggio della spesa pubblica per investimenti rinvenienti in primis dal Pnrr, che possano garantire le più ampie possibilità di posti di lavoro per i tanti disoccupati del territorio, con uno sguardo particolare alle donne, ai giovani e alle persone con disabilità ormai da troppo tempo ai margini del mondo del lavoro .Se la volontà comune di promuovere crescita e inclusione sul territorio attraverso la leva del lavoro dignitoso e universalmente accessibile si manterrà nell’alveo di una collaborazione costante e costruttiva secondo le finalità del Patto, siamo certi che questa volta le occasioni non saranno perse.”