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Patrizia Camassa

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A Bari un’altra vittima sul lavoro questa mattina.

“Leggiamo anche oggi il bollettino delle morti sul lavoro e purtroppo il macabro e intollerabile rituale ha tolto la vita ad un operaio edile impegnato ad assolvere i suoi compiti in un cantiere edile alla periferia di Bari. La Cisl di Bari e la Filca Cisl di Bari esprimono profondo cordoglio per l’accaduto e forte vicinanza alla famiglia e ai parenti dell’ennesima vittima di un sistema del lavoro malato, che in ogni campo lavorativo provoca dolori e sofferenze ai lavoratori di questo Paese, in cui solo lo scorso anno abbiamo dovuto registrare 1361 morti sul lavoro e quasi 600.000 infortuni. Non vorremmo trovarci, anche in questo caso, di fronte a giudizi sommari di cadute accidentali dall’impalcatura. O vengono adottate le misure di sicurezza o non vengono adottate, per cui si rischia o si muore di più o di meno, a seconda che si rispettino e si applichino le misure previste dalla legge e dal Dvr.

Spesso il “sistema” ridimensiona questa drammatica pagina del mondo del lavoro, una vera ecatombe tra morti violente e morti in differita per malattia professionale ma che non trova nel frattempo alcun impegno forte e concreto delle istituzioni per far cambiare direzione a questo vento di morte e sofferenze. Lo Spesal o l’Itl che interviene sul luogo dei rilievi, rischia di diventare una semplice formalità di rito che non restituisce vita e salute ai lavoratori, ne’ le poche ispezioni preventive rispetto al numero delle imprese e’ immaginabile possano incidere in senso positivo.

Dobbiamo pensare ad azioni straordinarie su questo tema, in ogni ambito, bisogna attivare con capillarità tavoli con tutte le prefetture e tutte le categorie, una necessità questa di vita o di morte.

La cultura della prevenzione, la formazione in materia di sicurezza, il coinvolgimento degli enti bilaterali e degli organismi paritetici in materia di sicurezza, il piano dei controlli, il dialogo con gli attori del mondo del lavoro, sono parti fondamentali di un programma di azioni di rafforzamento della sicurezza sui luoghi di lavoro che devono trovare assemblaggio e guida in un tavolo istituzionale, come quello prefettizio che deve essere ricorrente e che deve misurarsi per traguardi e obiettivi da raggiungere non certo per riunirsi all’indomani dell’ennesima vittima sul luogo di lavoro.

Giuseppe Boccuzzi Segretario generale dela Cisl di Bari e Antonio delle Noci della Filca Cisl di Bari chiedono alla Prefettura di Bari una risposta immediata per dare più sicurezza nei luoghi di lavoro.”