La CISL di Bari Bat e la CISL FP Bari BAT denunciano un inaccettabile ritardo nella validazione del Business Plan della Sanitaservice ASL Bat da parte della Regione Puglia.
“Siamo alle solite”, sottolinea il Segretario Generale della CISL di Bari Bat, Giuseppe Boccuzzi, “anziché programmare ed eliminare le sacche di precariato, ci si trova impreparati proprio nel periodo più critico dell’anno. I lavoratori della Sanitaservice Asl Bat aspettano un anno per godere di un periodo feriale per il doveroso recupero psicofisico, già duramente provato da anni di Covid, ma a causa delle carenze ormai croniche di personale, sono sottoposti a carichi di lavoro eccessivi con grosso nocumento per la qualità del servizio di pulizie erogato negli ambienti sanitari dei nosocomi della Bat.
La Sanitaservice ASL BAT e’ in grossa sofferenza ragion per cui ha avanzato richiesta alla Regione per un incremento della forza lavoro di 117 unità.

Nel frattempo, nei classici paradossi “all’italiana”, in ottemperanza alle direttive Regionali, nel mese di aprile 47 ausiliari-pulitori in servizio mediante lavoro in somministrazione erano stati cessati e non più sostituiti.
Giovanni Stellacci della CISL FP Bari BAT ribadisce quanto denunciato nel SIT-IN di Aprile tenutosi davanti la sede della Sanitaservice ASL BAT: “la Sanitaservice non ha mai avuto esubero di personale , i 47 contratti in somministrazione cessati, erano stati attivati proprio per sopperire alle carenze. Il lavoro che svolgeva il personale cessato grava sugli operatori in servizio. Se la Sanitaservice ASL BAT non ottiene a stretto giro la validazione del Business Plan, non potrà assumere dipendenti con contratto a tempo indeterminato e si renderà necessario ricorrere con urgenza al lavoro in somministrazione”. La CISL Bari e la CISL FP Bari BAT chiedono all’Assessore Rocco Palese di intervenire celermente e preannunciano non solo una mobilitazione del personale ma altresì valutano una richiesta di intervento degli ispettori ministeriali del Ministero della Salute per evitare che ai già atavici problemi di difficile accesso alle cure nei tempi più consoni previsti dalla legge e dalle necessità mediche si aggiunga un ulteriore elemento di rischio per la salute dei pazienti che frequentano gli ospedali Bat per carichi di lavoro di igiene e sanificazione degli ambienti non espletati nella massima efficienza per la carenza di personale.
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“Siamo di fronte a un’emergenza di carattere straordinario, una strage che va fermata subito. Non è più tollerabile che persone che escono al mattino per andare a lavorare non facciano più ritorno, non è più accettabile che la dignità del lavoro sia calpestata e sacrificata sull’altare del profitto ad ogni costo: serve un impegno collettivo che coinvolga le istituzioni e la politica, perché le risposte fornite finora non sono sufficienti”.
Le delegazioni di Cgil, Cisl e Uil sono state ricevute dalla Prefetta di Bari, Antonia Bellomo. “Abbiamo chiesto assieme alle categorie di definire un accordo quadro di indirizzo per definire con la Prefettura e con le stazioni appaltanti della provincia un protocollo specifico per ogni singolo settore, con le relative linee di intervento, che riporti il tema della sicurezza sul lavoro e dei diritti dei lavoratori al centro dell’attenzione e dell’agenda politica”.
Entro una settimana la Prefettura presenterà la bozza di un accordo quadro redatto congiuntamente da Cgil, Cisl e Uil alle agenzie deputate ai controlli e si impegnerà a sottoporlo in un secondo incontro alle maggiori stazioni appaltanti (Aqp Rfi Anas città metropolitana e Comune di Bari) e alle associazioni datoriali a cui sarà chiesto di recepire il documento.
“La logica del profitto non può prevalere sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori: ecco perché il rispetto dei contratti nazionali di settore sottoscritti dai sindacati più rappresentativi e degli standard di sicurezza devono diventare baluardi inattaccabili in ogni progetto di sviluppo del territorio, specie con le opportunità fornite dal Pnrr”.

Oggi a Capurso un operaio di 58 anni è morto folgorato mentre eseguiva lavori di ristrutturazione nella sede di una ditta alla zona industriale. È la terza persona che nel giro di pochi giorni esce di casa per andare a lavoro e non torna più. Siamo stanchi di dover commentare questi episodi drammatici alla stregua di notizie all’ordine del giorno. Prevenzione e vigilanza sono state derubricate. Gli investimenti in salute e sicurezza sono una chimera. E questo è quello che accade quando non si mettono in atto azioni e interventi necessari a vigilare, a fare prevenzione, a tutelare il lavoro di ogni singolo individuo. Questa strage va fermata, affermano i segretari generali di Cgil Bari Gigia Bucci, Cisl Bari Giuseppe Boccuzzi e Uil Puglia coordinamento di Bari, Stefania Verna, lanciano per mercoledì mattina alle ore 9.15 un flash mob davanti la Prefettura di Bari.