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Patrizia Camassa

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“Siamo di fronte a un’emergenza di carattere straordinario, una strage che va fermata subito. Non è più tollerabile che persone che escono al mattino per andare a lavorare non facciano più ritorno, non è più accettabile che la dignità del lavoro sia calpestata e sacrificata sull’altare del profitto ad ogni costo: serve un impegno collettivo che coinvolga le istituzioni e la politica, perché le risposte fornite finora non sono sufficienti”.
Le delegazioni di Cgil, Cisl e Uil sono state ricevute dalla Prefetta di Bari, Antonia Bellomo. “Abbiamo chiesto assieme alle categorie di definire un accordo quadro di indirizzo per definire con la Prefettura e con le stazioni appaltanti della provincia un protocollo specifico per ogni singolo settore, con le relative linee di intervento, che riporti il tema della sicurezza sul lavoro e dei diritti dei lavoratori al centro dell’attenzione e dell’agenda politica”.
Entro una settimana la Prefettura presenterà la bozza di un accordo quadro redatto congiuntamente da Cgil, Cisl e Uil alle agenzie deputate ai controlli e si impegnerà a sottoporlo in un secondo incontro alle maggiori stazioni appaltanti (Aqp Rfi Anas città metropolitana e Comune di Bari) e alle associazioni datoriali a cui sarà chiesto di recepire il documento.
“La logica del profitto non può prevalere sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori: ecco perché il rispetto dei contratti nazionali di settore sottoscritti dai sindacati più rappresentativi e degli standard di sicurezza devono diventare baluardi inattaccabili in ogni progetto di sviluppo del territorio, specie con le opportunità fornite dal Pnrr”.

Oggi a Capurso un operaio di 58 anni è morto folgorato mentre eseguiva lavori di ristrutturazione nella sede di una ditta alla zona industriale. È la terza persona che nel giro di pochi giorni esce di casa per andare a lavoro e non torna più. Siamo stanchi di dover commentare questi episodi drammatici alla stregua di notizie all’ordine del giorno. Prevenzione e vigilanza sono state derubricate. Gli investimenti in salute e sicurezza sono una chimera. E questo è quello che accade quando non si mettono in atto azioni e interventi necessari a vigilare, a fare prevenzione, a tutelare il lavoro di ogni singolo individuo. Questa strage va fermata, affermano i segretari generali di Cgil Bari Gigia Bucci, Cisl Bari Giuseppe Boccuzzi e Uil Puglia coordinamento di Bari, Stefania Verna, lanciano per mercoledì mattina alle ore 9.15 un flash mob davanti la Prefettura di Bari.

Favorire la diffusione di buone prassi di qualificazione e sviluppo dell’occupazione del Comune di Capurso è il comune denominatore che ha portato alla firma del protocollo d’intesa di questa mattina tra il Comune di Capurso rappresentato dal sindaco Michele Laricchia, Gigia Bucci segretaria generale della CGIL Bari, Giuseppe Boccuzzi segretario generale della CISL Bari, il Coordinatore Comunale CISL Capurso Vito Cinquepalmi e Stefania Verna Coordinatrice Uil Puglia-Bari.

Il Comune di Capurso in qualità di stazione appaltante e/o di committente, si impegna, negli appalti di lavori, servizi e forniture, nelle procedure di accreditamento e di affidamento diretto, a inserire negli atti di gara clausole coerenti con il presente protocollo.

“Cerchiamo sempre di valorizzare la spesa pubblica – hanno detto i rappresentanti di CGIL, CISL, UIL – verso la direzione di un incremento dell’occupazione femminile, giovanile e delle categorie svantaggiate del lavoro. Lo diciamo da sempre l’obiettivo principale di questo grande Piano di Ripresa e Resilienza deve essere non solo infrastrutturale del territorio ma dare più occupazioni di qualità, occupazione stabile ai tanti disoccupati di quest’area metropolitana.

L’accordo di oggi– concludono Bucci, Boccuzzi e Verna –  rappresenta un traguardo fondamentale nella misura in cui dobbiamo ragionare di risorse e altrettanto importanti come quelle del PNRR quindi la contrazione ci permette come sigle sindacali di concludere accordi, che sono importanti, ma che vanno poi resi esigibili, quindi qui tutta la responsabilità sia degli amministrazioni che del sindacato dei rappresentanti delle parti sociali, e noi lavoreremo per questo.”

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