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Patrizia Camassa

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Gli accessi ai Pronto Soccorso sono notevolmente aumentati, causando enormi disagi a utenti e addetti ai lavori. Questo fenomeno coinvolge tutti i Pronto Soccorso delle province di Bari e BAT. Oltre all’elevato numero di accessi, i disagi sono accentuati dall’inadeguatezza degli ambienti, dalla scarsità di posti letto negli ospedali e dagli organici insufficienti.

Nelle province di Bari e BAT, i Pronto Soccorso sono eterogenei e possono disporre di stanze per osservazione breve intensiva, medicina d’urgenza semi-intensiva e aree grigie. Tuttavia, per sopperire alla carenza di posti letto, i pazienti vengono spesso ricoverati in extra locazione, indipendentemente dalla patologia. Questo crea gravi disagi sia per i pazienti che per il personale, poiché non c’è personale dedicato esclusivamente all’assistenza di questi pazienti.

È evidente che la questione delle carenze dei Pronto Soccorso rappresenta una falla nel sistema dell’emergenza-urgenza. Le difficoltà coinvolgono anche il 118, le famiglie dei pazienti e i pazienti stessi, che rischiano di restare in barella per troppe ore.

Nonostante la recente assunzione di 27 infermieri da parte della ASL Bari per i 7 Pronto Soccorso, nulla è stato fatto per le altre aziende sanitarie delle province di Bari e BAT. Il sovraccarico di lavoro compromette la qualità dell’assistenza fornita e influisce negativamente sul benessere del personale dei Pronto Soccorso.

La professionalità del personale è indiscutibile, ma le difficoltà strutturali e il carico di lavoro generano demotivazione. È necessario colmare queste carenze con investimenti mirati e sensibilizzare i Medici di Base, in attesa della “rivoluzione della medicina territoriale” auspicata con i Fondi PNRR.

Urgono investimenti mirati per potenziare i Pronto Soccorso. I pazienti non possono trascorrere giornate in attesa di un ricovero. Le OBI, MUSI e aree grigie devono rispondere a requisiti precisi, ma attualmente i pazienti vengono stipati dove si può.

Chiediamo anche di considerare l’inclusione del PS Pediatrico nel Dipartimento di Emergenza ed Urgenza, visto l’elevato numero di accessi registrati nel 2024. Il Dipartimento della Salute deve stabilire norme più stringenti per garantire un sistema efficiente e giusto.

Senza un incremento strategico dei posti letto, il sistema dell’emergenza rimarrà sovraesposto, con oltre 65 pazienti in attesa di ricovero, e gli spazi dedicati alle attività assistenziali non saranno mai sufficienti.

Le Segreterie Ust Cisl Bari Cisl Fp Bari Cisl Medici Bari

Ci siamo lasciati alle spalle un anno con oltre mille morti sul lavoro e ricominciamo con questa mattanza nei luoghi di lavoro anche nel nuovo anno. La morte del lavoratore stamane nel Policlinico di Bari, è l’emblema della categoria più a rischio nel mondo del lavoro quando si parla di salute e sicurezza. Un lavoratore straniero, operaio di un azienda subappaltatrice durante le lavorazioni di un cantiere, per giunta pubblico, che avrebbe, almeno in teoria, dovuto dare più garanzie di rispetto delle norme e dei controlli sulla sicurezza ma che molto probabilmente la realtà ha dimostrato il contrario, sebbene le dinamiche dell’incidente siano tutte da chiarire per eventuali responsabilità.

Se si è stranieri in Italia, in proporzione, si muore il doppio rispetto ai lavoratori italiani, se si lavora in un cantiere e poi in subappalto, le percentuali di incidente mortale sono purtroppo altissime.

Le leggi, i testi unici, i controlli ex ante, pochi, ex post, non risolutivi, non riescono ad esplicare la loro efficacia.

C’è troppa inosservanza delle norme in materia di sicurezza, c’è troppa sottovalutazione del rischio che fa il paio con la scarsa formazione impartita ai lavoratori, c’è speculazione sul tema sicurezza per accaparrarsi appalti al massimo ribasso, con il “piacere” delle pubbliche amministrazioni committenti che spesso godono nel vedere aggiudicato un’opera o un servizio a prezzi da terzo mondo.

È il sistema nella sua totalità, soprattutto quando trattasi di appalti, responsabile di questi veri e propri omicidi sul lavoro e nessuno può sentirsi con la coscienza a posto quando oggi come ieri, un lavoratore esce di casa per andare al lavoro e non ne farà più ritorno.

Le richieste della Cisl di Bari, insieme alle sue federazioni e alle altre Confederazioni, vanno, da tempo, nella direzione di costruire da un lato una cabina di regia permanente presso la Prefettura sul tema della sicurezza, che si attivi non dopo un incidente ma con costanza e metodo, coinvolgendo tutti gli attori istituzionali, sindacali e contrattuali preposti alla sicurezza, e dall’altro di sottoscrivere con le varie stazioni appaltanti pubbliche dei protocolli sulla materia del lavoro in appalto che possa aumentare il controllo sociale del sindacato in un campo che spesso tende a sfuggire dalle regole e dai controlli.

La Cisl di Bari esprime profondo cordoglio per la morte del lavoratore e porge le più sentite condoglianze alla sua famiglia, garantendo nei prossimi giorni un impegno determinato per non avere più una scia di sangue costante che macchia colpevolmente i nostri luoghi di lavoro.

Una nuova convenzione per gli iscritti CISL con AGOS, DI Seguito due volantini, uno è riferito all’offerta in convenzione ordinaria, l’altro riferito al piccolo prestito è una promozione per gli iscritti Cisl, ma solo se non hanno mai usufruito finora di un prestito Agos. 

Per qualsiasi informazione contattare la dott. ssa Margherita Guida Mobile  +39 348.5452709 E-Mail: m.guida@agos.it