“Sulla Puglia, dopo mesi difficili, nelle ultime settimane sembra essersi abbattuta una tempesta perfetta in cui la oggettiva carenza di vaccini si lega con una organizzazione farraginosa, improntata da quanto rileviamo sui territori, con le varie Asl pugliesi, mancanza di omogeneità di comportamento per non dire in tanti casi, anche di improvvisazione” Lo osserva il Segretario generale della Cisl Puglia, Antonio Castellucci. “Riscontriamo, attraverso le varie testimonianze, incertezza nelle scelte e negli originali tentativi di trovare strade autonome – spiega – in modo particolare nell’ultimo fine settimana con addirittura una campagna di comunicazione per vaccinare, alquanto imprecisa, discordante da territorio a territorio. Verosimilmente, di tutto ciò, il risultato delle operazioni di vaccinazione di questi giorni è quello che evidenziamo in queste ore: la Puglia è tra le maglie nere per somministrazioni di vaccini, mentre le terapie intensive si affollano sempre più, con circa l’attuale 42% dei posti letti disponibili e con la mancanza del personale sanitario specializzato”. Per la Cisl Puglia non è più possibile aspettare gli eventi, se la sanità pugliese ha bisogno di aiuti e sostegni, la Regione chieda subito un intervento del Governo, e che i piani di vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19 con le conseguenti indicazioni operative inoltrati puntualmente alle Asl pugliesi, siano rispettati senza interferenze di alcun genere. “Ci interessa poco in questo momento stabilire colpe e responsabilità, quanto trovare soluzioni e recuperare i ritardi organizzativi e strutturali per vaccinare più persone nel più breve tempo possibile – scrive Castellucci – in particolare per quanto riguarda le categorie dei più fragili e quelle delle persone più esposte del mondo produttivo che hanno consentito e consentono di tenere in piedi il sistema economico e sociale pugliese, facendo leva come sempre, sulle forze straordinarie di tanti operatori sanitari, che con grande fatica e sacrificio, continuano responsabilmente da un anno a reggere quotidianamente un fronte di vera e propria battaglia”. In Puglia, come da rilevazione dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali il 7 aprile erano state somministrate circa 674mila dosi di vaccino su 889mila circa consegnate (il 75,8% dei vaccini disponibili) collocandoci così al terz’ultimo posto. Forse non saremo i primi ma sicuramente non meritiamo come Puglia di essere tra gli ultimi.
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