Finalmente stabiliti i criteri. Per le progressioni da ASS a OSS c’è tempo fino al 29 maggio per fare domanda. Per i festivi infrasettimanali saranno pagati gli straordinari.

Si è conclusa la delegazione trattante fra sindacati e Direzione della ASL Bari. Per la parte sindacale presenti CISL (con la delegazione composta da Lello Parisi, Mary Bellino e guidata da Giovanni Stellacci e Tommaso Genchi) CGIL, UIL, FIALS, Nursing UP.

La parte datoriale, nella persona del Direttore Generale FF, ha riferito che il Dipartimento Promozione Regionale Della Salute non ha ancora sciolto le riserve riguardo alla proposta di superare il limite dei 136 incarichi di funzione organizzativa previsti. Pertanto al momento si disciplineranno le modalità di conferimento di questi 136 incarichi.

Un buon risultato per l’occupazione di nuove unità lavorative per migliorare la quantità e la qualità del servizio di pulizia nei nosocomi Policlinico di Bari e Giovanni XXIII. Abbiamo chiesto che dopo i primi 12 mesi a tempo determinato ci sia una conversione a tempo indeterminato per tutte le assunzioni fatte in questo periodo e che ci sia un ulteriore scorrimento della graduatoria sia per nuovi ingressi sia per aumentare il parametro orario contrattuale dei lavoratori part-time. Il premio Covid finalmente arriva nelle tasche dei lavoratori della Policlinico Sanitaservice che nei periodi difficili della pandemia hanno prestato servizio con tanta dedizione e con tanto relativo rischio professionale. Saremmo contenti che ulteriori risorse fossero stanziati per questa premialità. Ci auguriamo ora, dopo questo positivo accordo, di chiudere con la Direzione aziendale e con la Direzione generale del Policlinico, in qualità di socio unico della Policlinico Sanitaservice un’altra importante vertenza relativa all’inquadramento del personale da A1 ad A2. Siamo fiduciosi ma altrettanto determinati su questa rivendicazione dichiara Giuseppe Boccuzzi segretario generale della Cisl Bari insieme ai rappresentanti sindacali della Policlinico Sanitaservice, Bollino, Di Maso e Morelli.

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